il diaframma
Il muscolo diaframmatico è il più potente ed efficace strumento della respirazione profonda e naturale. Ha la capacità di abbassarsi nell’inspirazione, mentre il suo percorso di riassetto, nell’espirazione, viene dato dalla sua elastica qualità e non da attività indotta.
Questo aspetto funzionale-operativo del diaframma ci pone davanti ad una caratteristica fondamentale della fenomenologia vocale-canora: non cantiamo sulla fuoriuscita del fiato espiratorio ma sul lento dosaggio di questo, gestito da un abbandono graduato dei muscoli, che lo avevano inizialmente abbassato nell’atto inspiratorio.
In pratica la dimensione della respirazione nel processo vocale del canto, è diversa sia da quella coinvolta nella parola che da quella applicata nella sua normale funzione quotidiana. La respirazione coinvolta nell’atto cantato, infatti, tende ad uno stato apneico più che ad uno espiratorio; il fiato viene tenuto o trattenuto, sull’esigenza dei vari passaggi vocali e le respirazioni che si succedono sono subordinate, il più delle volte, semplicemente alla resistenza mantenuta nella frase musicale precedente.
Nel canto, comunque, il movimento respiratorio di base va ritenuto spontaneo, istintivo, perché quando interviene la volontà a regolarne l’atto, ne consegue sempre e comunque una alterazione del suo naturale funzionamento.